Coltivare il nostro futuro.

È su questo assunto che, facilitati da un territorio per sua natura privo di parassiti e un clima mite adatto alla coltivazione degli ulivi, abbiamo fondato il nostro modo di fare agricoltura biologica: nel pieno rispetto delle risorse naturali, della fertilità del suolo, delle biodiversità e la messa al bando di sostanze anticrittogamiche, diserbanti, insetticidi e pesticidi.

L’agricoltura biologica, la sostenibilità e il rispetto per la nostra terra : Olivicoltori BIO dal 1995.

Ci vantiamo di essere stati la prima azienda dell’amerino, già nel 1995, a ottenere la Certificazione Bio per i nostri oltre 6000 ulivi condotti con metodo biologico.

Dai primi anni 2000 anche il frantoio è stato certificato e, con esso, tutta la filiera produttiva.

Rispettiamo la nostra terra umbra evitando l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali:

  • non facciamo uso di prodotti di sintesi;
  • coltiviamo olivi autoctoni e, per questo, integrati nel territorio;
  • utilizziamo prodotti di nutrimento a base organica;
  • proteggiamo i nostri uliveti con prodotti che rispettano l’ambiente.

I benefici che si traggono dall’agricoltura biologica si legano alla nostra salute,  a quella del pianeta e alle qualità nutrizionali dell’Olio Biologico Frantoio Suatoni che produciamo e commercializziamo in regime di filiera corta.

Olive nere da agricoltura biologica Suatoni

L’Agriturismo Villa San Valentino e l’Agricoltura Sinergica.

Da qualche anno, in collaborazione con la Libera Scuola di Agricoltura Sinergica Emilia Hazelip, presso i terreni del nostro Agriturismo Villa San Valentino, svolgiamo dei corsi professionalizzanti di agricoltura sinergica, un metodo di coltivazione che si basa su un insieme di buone pratiche orientate al mantenimento naturale della fertilità del terreno.

Il principio è quello della permacultura: mentre la terra fa crescere le piante, le piante stesse, attraverso le radici, i residui organici e la loro naturale attività chimica con la sinergia di microrganismi, batteri, funghi e lombrichi, generano un suolo fertile.

E i prodotti che ne derivano, oltre ad essere più resistenti agli agenti esterni, sono qualitativamente migliori, sia in termini organolettici, sia in termini nutrizionali, diventando un toccasana per il nostro sistema immunitario.

I principi dell’Agricoltura Sinergica.

Quattro sono i principi base dell’agricoltura sinergica:

  1. Nessuna lavorazione del suolo: il suolo non deve essere “disturbato” con arature o altre attività, le radici, aiutate dalla fauna e dai microrganismi del sottosuolo saranno il nostro vomere e la nostra zappa.
  2. Nessun uso di fertilizzanti: non asportare le radici dal suolo e aiutarlo con la pacciamatura, ossia la creazione di una copertura organica dello stesso, è di per se fertilizzare il terreno.
  3. Nessun trattamento di sintesi: è bandito tutto ciò che non è naturale, sono quindi bandite le sostanze chimiche di sintesi.
  4. Nessun compattamento del suolo: il suolo si auto area, basta evitare il compattamento.

I quattro principi vengono applicati su bancali, che è la suddivisione dell’orto in aiuole, che permettono di individuare il luogo dove si coltiva, e quello dove si cammina (compattando il terreno).

Inoltre si piantano ortaggi, fiori, aromatiche, officinali e alberi da frutto per fare in modo da creare un ambiente vario e ricco di biodiversità in cui animali e insetti antagonisti possano vivere in armonia e in sinergia col suolo.

Un giusto equilibrio di sinergie permette allora di limitare gli attacchi parassitari e creare un sistema dinamico dove le piante partecipano attivamente al benessere reciproco e tornano ad essere protagoniste della fertilità naturale del suolo.

Un ape si ferma sui fiori in un aiuola realizzata tramite i principi dell'agricoltura sinergica